L'ex viceministro dell'Economia e deputato della minoranza Pd Stefano Fassina esce dal partito. Lo ha confermato lui stesso in una conferenza stampa oggi alla Camera.
"Con sofferenza ho lasciato il Pd", ha detto Fassina, dopo che ieri a tarda sera in un circolo del partito a Roma aveva annunciato la sua decisione.
Fassina era in rotta con il premier Matteo Renzi di cui non ha condiviso le scelte di politica economica e sociale in un anno e mezzo di governo. Lç'ultimo scontro sulla riforma della scuola.
L'ex vice ministro dell'Economia ha poi annunciato che con altri transfughi anti renziani del Pd (Giuseppe Civati, Sergio Cofferati e Luca Pastorino) "ci ritroveremo il 4 luglio per avviare un percorso politico sui territori, plurale, che possa raccogliere le energie, tante, che sono andate nell'astensionismo" alle ultime elezioni regionali ed amministrative.
Civati ha già presentato un nuovo movimento politico, Possibile, in cui si propone di coagulare i voti della sinistra scontenta di Renzi.
"La scelta di mettere la fiducia sul ddl scuola è una scelta grave e insostenibile", ha detto oggi con riferimento al probabile voto di fiducia sulla riforma atteso per domani al Senato.
Fassina si era già rifiutato di votare la fiducia al governo sulla nuova legge elettorale all'inizio di maggio.
Il governo continua a contare su una solida maggioranza alla Camera dei deputati, ma su un più risicato margine al Senato.
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