Dopo il caso Quarto, Chi ne esce più forte? M5s o PD?

sabato 31 ottobre 2015

FIORELLO SFOTTE RENZI MA I FAN LO CONTESTANO: “BRUTTO NASONE” - E LUI: "MI AVETE ROTTO LA MINCHIA, ORA VI BLOCCO"




Fiorello si alza la mattina presto ad Ancona e apre su Periscope la sua diretta dal cuscino: "Live from pillow". Parte ironizzando sul buon pesce mangiato la sera prima e sulle polemiche sui cibi cancerogeni: "pesce con il mercurio, salciccia con il cancro. Finisce che guariremo da tutte le malattie e moriremo di fame". Poi Fiorello punzecchia Matteo Renzi e la sua retorica dei segni "+", citando una battuta raccolta in piazza: "se il segno + non è nella mia busta paga, che me frega?". Lo show man non ha fatto i conti con i fan, che sembrano assai renziani, e reagiscono punzecchiandolo. Quando qualcuno gli dice pure che è brutto così con la barba sfatta e il nasone in evidenza di primo mattino, Fiorello sbrocca. E partono gli insulti e le lezioni... 

GUARDA IL VIDEO DI FIORELLO QUI---->Fiorello sfotte Renzi

Gli affari d’oro della Boldrini: in un anno il suo reddito passa da 6 mila a 115 mila euro


Da quando la presidente siede sullo scranno più alto di Montecitorio, i suoi redditi sono schizzati alle stelle.



La politica e la poltrona di Monetcitorio fanno bene alla Boldrini. Da quando la presidente siede sullo scranno più alto di Montecitorio, i suoi redditi sono schizzati alle stelle.

I dati sui redditi della Casta continuano a far discutere, ma quelli della Boldrini ancora di più. Nei suoi conti, va detto, c’è poca sobrietà. Almeno da quando è sbarcata in politica. Dal 2012 al 2013 la dichiarazione dei redditi della Boldrini è passata da 6mila euro a 115 mila. Un bel salto che di certo avrà fatto piacere alle tasche della presidente. Insomma la discesa in campo e la poltrona di Montecitorio sono state un vero toccasana per le casse di casa Boldrini.
Per fare il salto di qualità sono bastati 5700 euro. Tanti sono stati i soldi spesi da Lady Montecitorio per la sua campagna elettorale. I conti dunque non sembrano essere un problema per la Boldrini che sa bene come arrivare a fine mese. L’unico problema resta l’italiano e quella crociata per costringere tutti a declinare al femminile i titoli e le cariche istituzionali. Una battaglia che non vale proprio il costo della sua remunerazione per i contribuenti…

Claudio Amendola stronca il PD: "Ridicoli, hanno lasciato Roma nella melma. Il Giubileo sarà un'inferno"


"Il Pd e il governo hanno permesso che Roma restasse senza timone. Con un sindaco sfiduciato, dimessosi e poi riconfermatosi, con il caos quotidiano, con la giunta che lo abbandona e il partito e la coalizione che fanno finta di niente come fossero dei passanti qualunque. Da cittadino romano sono sorpreso di quanto si possa andare oltre ogni giorno. La realtà supera quotidianamente la fantasia". È lo sfogo di Claudio Amendola, che in un'intervista al Fatto Quotidiano evidenzia come la Capitale "sia stata abbandonata a se stessa dalla totale assenza della politica”.
“L’atteggiamento del pd, del primo partito d’Italia e del governo verso Roma mi terrorizza”, spiega l’attore protagonista di Suburra. “Hanno lasciato che la nave madre andasse allo sbando girandosi dall'altra parte. E la nave madre non è una scialuppa. Non la puoi osservare allontanarsi alla deriva".
"In Campidoglio c'era un Bruto dietro la colonna”, continua Amendola. “È pazzesco sentire il sindaco che dice: 'Il premier chiama tutti tranne me'. Roma è in parte responsabile, ma, e qui parlo da romano, nell'ottica nazionale sembra sacrificabile. Non è amata da nessuno, Roma. E non è possibile che si auspichi da più parti, con godimento, che la merda debordi e Roma ne venga sommersa".
Il giudizio su Renzi è impietoso: "Dove c'è un problema, una gatta da pelare, un casino, Renzi non c'è. È un presidente del Consiglio perfetto per le buone occasioni rassicuranti e per i pranzi istituzionali, ma del tutto assente quando le questioni si fanno spinose. Da Roma, a tutto il resto". E ancora: "Quando c'è qualche cazzo serio in questo Paese, Renzi manda sempre qualcun altro, il sottosegretario di turno".
Per quanto riguarda il Giubileo, secondo l’attore "vedremo l'inferno. La città non è pronta e questa volta non è un modo di dire: ad accogliere altri milioni di persone non è pronta veramente. Anche lì, nessuno che abbia avuto il cuore di dire al Vaticano: 'Guardate che celebrarlo in queste condizioni proprio non si può'. E se sopravvivremo, forse tra qualche anno avremo anche le Olimpiadi. Altra scossa di terrore. Sarebbe un'occasione straordinaria, un po’ come quella capitata ai milanesi con l'Expo. Ci sono opere che dureranno per i prossimi vent'anni a Milano. Qui avere qualche dubbio sarebbe lecito".
(FONTE NOTIZIA)

venerdì 30 ottobre 2015

Di Battista a "Bersaglio Mobile" 30-10-2015

Paola Taverna: "Marino sta facendo un danno a Roma impressionante"

Mattarella s'inchina a Renzi: firma la manovra delle tasse


Dopo la firma di Sergio Mattarella la Legge di Stabilità è approdata in Senato, nonostante, invece che abbassare le tasse, pare che non faccia altro che aumentare la pressione fiscale, che passerà dal 43,7% nel 2015 al al 44,3% nel 2017. Scrive Sergio Rame su Il Giornale

"Da quando Renzi è a Palazzo Chigi al 2017 la pressione fiscale aumenta di quasi un punto di pil. Al Quirinale, però, c'è sempre qualcuno ben disposto a sottoscrivere la legge di Stabilità licenziata dal Consiglio dei ministri. Quest'anno è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a firmare la manovra che ora si trova a Palazzo Madama per iniziare l'iter parlamentare.

Dopo giorni di annunci e smentite, la legge di Stabilità è finalmente arrivata in Senato. Ben oltre la scandenza del 15 ottobre fissata dalla legge. Il parlamento ricevere la legge più importante di un governo e del Paese per ultimo, ben dopo che sia stata approvata dal Consiglio dei ministri e ben dopo la discussione in Europa. Non solo. Appena è approdata a Palazzo Madama i parlamentari si sono accorti che quanto detto finora era tutta fuffa. Martedì la commissione Bilancio al Senato dovrà appunto iniziare l'esame di un testo che finora nessuno ha potuto leggere. Paolo Romani rivela che il testo che circolava in precedenza era privo "delle parti essenziali di una legge di Stabilità: le cifre". "La confusione che regna fra palazzo Chigi ed il Ministero dell'Economia è davvero grande - denuncia il capogruppo dei senatori di Forza Italia - forse qualcuno ha trovato difficoltà a tradurre in tabelle ed articolati gli annunci e le slide del Presidente del Consiglio
." 


Giubileo, Di Maio: 'Primo appalto già finito nelle mani della corruzione'


"A un mese dall'inizio del Giubileo, con Roma che si prepara ad accogliere milioni di persone e il primo appalto già finito nelle mani della corruzione, ci ritroviamo la Capitale in ostaggio delle faide interne al Partito Democratico. Renzi è il principale responsabile di questo disastro, non tanto come segretario del partito di Marino, quanto come Presidente del Consiglio, perche' la sua gestione fallimentare oggi rischia di compromettere uno degli eventi più importanti per il nostro Paese, a livello mondiale. Chiediamo che venga immediatamente a riferire in aula. Se vogliono distruggere Roma abbiano almeno il coraggio di metterci la faccia." 

(Luigi Di Maio, M5S)

Pomigliano, consigliera M5S minacciata dal sindaco


SINDACO MINACCIA CONSIGLIERA DI MINORANZA #M5SPoi infastidito dalla reazione di sdegno e dalla richiesta di rispetto...
Posted by Dario De Falco on Venerdì 30 ottobre 2015

Pomigliano, consigliera M5S minacciata dal sindaco


SINDACO MINACCIA CONSIGLIERA DI MINORANZA #M5SPoi infastidito dalla reazione di sdegno e dalla richiesta di rispetto...
Posted by Dario De Falco on Venerdì 30 ottobre 2015

Roma, Di Battista tira fuori il documento che incastra il PD


"Al Pd e a Marino non gliene frega nulla dei romani, del giubileo, della sporcizia, della povertà, dell'emergenza abitativa. Non gli interessa. Il Pd vuole salvare la faccia e ha paura delle elezioni perchè sa che il M5S è forte e Roma è con noi. A Marino basta rimediare una poltrona in qualche modo. Queste persone tengono sotto ostaggio la città. Roma è sotto ostaggio delle faide del Pd. Vogliono sfiduciare il sindaco Marino? Perfetto! Basta che votino la mozione di sfiducia depositata dal M5S e permetteranno ai romani di andare al voto. Vogliono presentarne una loro? Lo facciano e la voteremo senza problemi. La verità è che cercano tempo per spartirsi il potere. Ma possiamo ancora fidarci di queste persone? Vi prego: spingiamo tutti affinchè io e gli altri romani possiamo andare a votare il prima possibile! #VotiamoliVia!" Alessandro Di Battista

Friedman insulta Napolitano: “L’ho chiamato vecchio scorreggione, per questo ho litigato con Riotta”


Alan Friedman insulta Napolitano in diretta TV... di bigcocomero

Il giornalista e scrittore americano Alan Friedman a ‘L’aria che tira’ (La7) riporta indirettamente le parole che, come racconta, lo hanno portato a litigare con il collega Gianni Riotta durante la presentazione del suo libro a New York: “Come dicevo all’amico Jhonny Riotta ad un dibattito. Abbiamo litigato su Napolitano. Io ho detto una cosa che in Italia, mi hanno detto che è volgare, non si può dire di un ex presidente che è un ‘vecchio scorreggione ‘”. Il giornalista ha cercato poi maldestramente di fare marcia indietro, visto l’evidente imbarazzo della conduttrice Myrta Merlino

Ignazio Marino indagato per peculato e truffa



Ignazio Marino indagato per peculato e 25 consiglieri pronti a lasciare. Potrebbe essere arrivato il giorno decisivo, quello in cui il Pd riuscirà a staccare la spina al sindaco, che giovedì aveva ritirato le dimissioni rassegnate il 12 ottobre. E che continua a difendersi: “Io vi parlo assolutamente con molta tranquillità – ha risposto questa mattina il sindaco a chi gli chiedeva se potesse confermare o smentire la notizia che lo vedrebbe indagato per peculato – ma lo farò all’Auditorium così siamo tutti insieme e parlo una volta sola”. “Non mi sento un martire, sono un lottatore sociale che tiene fede al compito che il popolo gli ha dato”, ha detto ancora il sindaco citando il presidente del Cile Salvator Allende, durante la cerimonia di intitolazione del parco di Tor Vergata al capo di Stato cileno assassinato l’11 settembre 1973. Alle 11.30 il sindaco è atteso al Parco della Musica di Roma per l’insediamento del nuvo consiglio di amministrazione. Alle 12 è prevista una conferenza stampa.
L’ora dello showdown non è ancora stata fissata, ma, secondo l’Adnkronos, sono previste nel primo pomeriggio di oggi le dimissioni di massa dei 19 consiglieri del Pd e degli altri 6, che si sono detti disponibili a firmare il passo indietro per raggiungere almeno il numero dei 25 necessari a determinare lo scioglimento del consiglio comunale. Nella riunione di ieri, durata oltre 8 ore, si sarebbe chiuso il cerchio con l’appoggio di consiglieri di altre liste. Tra questi ci sarebbero Daniele Parrucci, di Centro Democratico, presente anche ieri al Nazareno, e probabilmente una dei componenti della Lista Civica Marino, Svetlana Celli. Inoltre, nell’opposizione, sarebbero pronti a firmare le dimissioni Alfio Marchini e Alessandro Onorato della Lista Marchini. Tutti i sei firmatari di altri gruppi comunque, assicura qualche consigliere dem, non hanno a che fare con l’ex amministrazione di Gianni Alemanno e non sono stati toccati dalla vicenda Mafia Capitale. Un punto cruciale questo per mettere d’accordo il gruppo dem, in cui era emerso qualche maldipancia di fronte all’eventualità di mandare a casa Marino grazie all’appoggio di personalità legate alla precedente amministrazione. I consiglieri dimissionari dovranno presentare la lettera di dimissioni tutti nello stesso momento per causare la caduta del consiglio, altrimenti a ciascuno dei consiglieri dimissionari subentrerebbe il primo dei non eletti e solo a esaurimento della lista scatterebbe la decadenza.
Secondo La Repubblica e il Corriere della Sera, a carico di Marino ci sarebbero due le indagini della Procura di Roma. La prima, e più nota alle cronache, è il cosiddetto “caso scontrini”, relativa all’inchiesta sulle note spese saldate con le carte di credito del Comune. Vicenda per la quale il 19 ottobre il sindaco si era presentato a piazzale Clodio, accompagnato dall’avvocato Enzo Musco, e aveva raccontato ai magistrati la propria versione dei fatti. Commettendo, secondo La Repubblica, un autogol: il primo cittadino aveva spiegato che le firme apposte in calce ad almeno 7 note spese non erano le sue, ma era stata apposta da uno o più dirigenti. Una prassi, aveva spiegato, avallata dalla sua segreteria. Questo, secondo il quotidiano romano, sarebbe valsa a Marino l’accusa di concorso in falso materiale e ideologico. Il sindaco poi sarebbe al corrente della propria iscrizione nel registro degli indagati da mercoledì. La conferma arriva dal legale, che però precisa: “L’avviso di garanzia – ha spiegato Musco – è a tutela della persona, non contro. Proceduralmente è un passaggio obbligato per lo sviluppo e per le conclusioni delle indagini per le quali è prevista anche l’archiviazione”.
L’altra indagine riguarderebbe invece la “Image Onlus“, fondata dal chirurgo nel 2005 per portare aiuti sanitari in Honduras e Congo. Secondo il Corriere, il sindaco sarebbe indagato da alcuni mesi con l’accusa di truffa (a essere contestati sono due contratti di consulenza che avrebbero garantito all’associazione sgravi fiscali previsti dalla legge Biagi), ma la conferma sarebbe arrivata giovedì, per un altro autogol, questa volta firmato dal suo legale. “Mi hanno riferito ieri – spiegava Musco – che c’è questa richiesta di archiviazione perché il mio assistito non c’entrava nulla con questa vicenda, non era neppure il presidente della Onlus. Era una storia chiusa”. Ma un’ora dopo era arrivata la smentita della Procura. Una smentita che, secondo il quotidiano milanese, conferma l’iscrizione di Marino nel registro degli indagati.
Le due notizie arrivano a poche ore dal dietrofront di Marino, che giovedì aveva ritirato le dimissioni. “Abbiamo ripristinato legalità e trasparenza – spiegava il sindaco – alla presidente del consiglio Comunale Valeria Baglio esprimerò la mia intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente nell’aula Giulio Cesare. Ritengo che ci sia un luogo sacro per la democrazia che è l’aula, un consiglio comunale e io sono pronto a confrontarmi con la mia maggioranza per illustrare quanto fatto: le cose positive, gli errori e la visione per il futuro”. La risposta del partito non si faceva attendere e il presidente del Pd e commissario cittadino del partitoMatteo Orfini chiedeva ai consiglieri Pd di rimettere il mandato in modo da far decadere l’Assemblea capitolina e quindi il primo cittadino.

giovedì 29 ottobre 2015

Travaglio smonta le balle di Romano (PD) dalla Gruber

mercoledì 28 ottobre 2015

Milano, Studenti in delirio per Beppe Grillo


Oggi ho fatto due passi a Milano e ho incrociato una scolaresca. Ragazzi fantastici che mi hanno salutato con un affetto...
Posted by Beppe Grillo on Mercoledì 28 ottobre 2015

martedì 27 ottobre 2015

VERGOGNOSE DICHIARAZIONI DELLA PIDDINA SCHIRO' CONTRO IL M5S IN DIRETTA TV: "INSEGNANO L'ILLEGALITA'"


Gea Schirò (PD): "Il M5S insegna l'illegalità" di NoStressTV

Roberto Fico a "Di Martedì" 27-10-2015

Alessandro Di Battista a "Tagada" su la7

Luigi Di Maio agli Agricoltori: "Fatevi sentire, la Legge di Stabilità del Governo Renzi vi darà il colpo letale"


"Ieri ho passato la giornata a leggere la nuova Legge di Stabilità e tra gli articoli più infami c'è senz'altro l'articolo 47. 
Voglio lanciare un allarme A TUTTI GLI AGRICOLTORI ITALIANI: fatevi sentire. Accendete i trattori e portateli a Montecitorio, oppure questa sarà la vostra ultima Legge di Stabilità. Nel 2016 il Governo Renzi vi darà il colpo di grazia.
Vi hanno raccontato che aboliranno l'IMU agricola - introdotta da loro stessi l'anno scorso. Ma non hanno detto che vi aumenteranno l'Irpef e l'imposta di registro. Oltre all'aumento delle tasse per i piccolissimi coltivatori in difficoltà.
Il loro stile lo conosciamo bene: una mano levano e con l'altra raddoppiano. L'agricoltura può essere uno dei volani del nostro sviluppo e invece con queste manovre di propaganda politica, la si affossa definitivamente.
Dicono che gli agricoltori non pagheranno più l'Imu agricola, c'è scritto all'art 4.
Ma all'articolo 47 della stessa Legge:
- al COMMA 1: aumentano le tasse per i piccolissimi coltivatori
- al COMMA 2: aumentano l'imposta di registro dal 12% al 15%
- al COMMA 3: aumentano l'Irpef, rivalutando i redditi agrari dal 7% al 30%. Il 23% in più!
Altro che stabilità. E' una Legge di instabilità, che diminuisce il benessere dei cittadini italiani facendo aumentare le tensioni sociali.
E' una stangata letale. Così come per l'agricoltura, questa Legge danneggia anche la sanità e diminuisce gli investimenti.
Proveremo a fermarli in Parlamento nei prossimi mesi. Fate sentire la vostra voce."

Carlo Verdone: "Marino ed il PD hanno fallito, diamo fiducia ai 5 stelle"



Verdone esulta per la fine del sindaco della Capitale e guarda con favore ai grillini, ce ne parla Francesco Di Matteo in un articolo su TermometroPolitico: 

"Doveva essere la guida morale della città, ma non lo è stato. Marino ha fallito". Disilluso, è questo la descrizione adatta al commento di Carlo Verdone sulla vicenda romana, con la città che da ieri non ha più un primo cittadino. 

La travagliata vicenda romana, con Marino che dopo settimane di vero e proprio assedio politico e mediatico si è dimesso, ha colpito buona parte dell'opinione pubblica, non solo della città. Nonostante Marino abbia ricevuto molti encomi dalle istituzioni per l'impegno contro la cupola che gestiva Roma da anni, e con i riferimenti giudiziari che si abbattevano più sulla passata amministrazione, il dottore genovese è stato lasciato sempre più solo, fino ad essere scaricato sia dalla sua giunta che dai partiti che formavano la sua maggioranza. 

E Carlo Verdone, da sempre cittadino romano prima che grandissimo attore, ha molto da rimproverare all'ormai ex sindaco. "Meno male, ha fatto bene a dimettersi. Ormai non passava più nemmeno per un eroe. L'avevano abbandonato tutti. Il vicesindaco, due assessori, il Pd, Sel" ha commentato l'attore, esprimendo la propria fiducia verso un nuovo inizio per la prossima primavera: "E adesso mi va bene qualsiasi cosa. Anche i Cinquestelle, se hanno idee, uomini giusti che non perdono tempo". Un endorsement inaspettato, frutto di una grandissima delusione per la gestione dei problemi della città. In un'intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano, infatti, l'attore parla di molteplici problemi e dell'inefficienza dell'amministrazione Marino. Verdone lamenta di buche pericolose per le strade di Roma, quando "Il primo obiettivo di un sindaco deve essere la messa in sicurezza di pedoni, motociclisti, automobilisti. Anche dei ciclisti, e lui lo è. Non lo ha fatto. Le Mura Aureliane crollano - continua Verdone -, dopo una curva c'è un segnale di pericolo per massi che cadono. Sai da quanto? Due anni. E Marino cosa ha fatto? Niente". 
E anche dove intervenuto, l'ex sindaco ha fatto male, secondo l'attore, come nel caso del "progetto Fori Imperiali, che ha portato come primo risultato alla morte del quartiere Monti. Ormai hanno chiuso tutti i negozi da quelle parti, tranne giusto qualche gelataio. Non era quella la priorità". L'attore continua la propria invettiva contro Marino anche sullo scandalo dei Casamonica, chiedendosi come si possa garantire la sicurezza del Papa quando si permette liberamente un elicottero sorvolare la città senza alcun permesso. 

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Insegnante "schiaffeggia" Renzi: "Riprenditi la tua elemosina"


Una docente ha restituito allo stato i 500 euro del bonus insegnanti della "buonascuola" di Renzi, ce ne parla Claudio Cartaldo su Il Giornale: 

I 500 euro di bonus docenti che Matteo Renzi ha elargito ai professori non sono stati apprezzati da tutti. 

Anzi. C'è chi ha detto chiaro e tondo al premier che quei soldi sono una elemosina che non intende tenere. 

Mary Lo Fiego ha scritto un commento ad un post di Matteo Renzi con tanto di foto del documento con cui ha dato mandato alla banca di restituire i soldi che il Ministero dell'istruzione aveva accreditanto sul suo conto. "Non vedevo l'ora di farlo - scrive la docente su Fb - renzi? Riprenditi la tua elemosina e usala per comprarti il manuale "Come rinnovare il CCNL comparto scuola" e "Come pagare i docenti precari senza stipendio da settembre"!". 

Sotto il post pubblicato dal premier nei giorni scorsi, in cui riportava una lettera di un docente che lo ringraziava per i soldi arrivati dal ministero, la Lo Fiego ha scritto questo commento: "Caro Sig. RENZI, in data odierna ho firmato mandato al mio Istituto Bancario, per procedere alla restituzione al mittente dei 500 euro arbitrariamente accreditati sul mio conto corrente in data 19.10. Con tale cifra la invito a comprare e studiare il manuale " Come rinnovare il CCNL COMPARTO SCUOLA" e "Come retribuire regolarmente i docenti precari, senza stipendio da settembre". Con profonda disistima.". 

Chissà se Renzi pubblicherà anche questa sulla sua bacheca Facebook. Pensiamo di no. 

Blitz contro la 'ndrangheta, indagato anche l'ex capogruppo dell'Idv in Regione Lazio


La Guardia di finanza sta eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di una serie di soggetti legati alla cosca Mancuso della 'ndrangheta. Diciassette complessivamente gli indagati tra cui anche l'ex capogruppo dell'Idv alla Regione Lazio Vincenzo Maruccio. Sono in corso una ventina di perquisizioni a Roma e nelle province di Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia e sequestri di immobili, società e conti correnti, anche in Svizzera e negli Usa, per oltre 5 milioni. 

Agli indagati, i finanzieri del Comando di Roma e del Nucleo speciale di polizia valutaria, contestano, a vario titolo, i reati di usura, abusiva attività finanziaria, intestazione fittizia di beni e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, aggravati dalle modalità mafiose. 

(Il Fatto Quotidiano)

lunedì 26 ottobre 2015

Meno tasse? Una sceneggiata. Ecco come Renzi ha “fregato” gli italiani


Renzi fa finta di abbassare le tasse e poi – quasi di nasconto – si riprende tutto e dà le stangate. Ormai il giochetto non gli riesce più perché ci sono le cifre a dimostrarlo. Che ha fatto l’anno scorso? Per coprire gli 80 euro, Renzi ha aumentato l’aliquota Tasi dello 0,8 per mille; ha eliminato il tetto ai Comuni per l’aliquota Tari (imposta sui rifiuti); ha aumentato la tassazione sul risparmio dal 20% al 26% (inclusi conti correnti e depositi postali); ha ampliato le categorie di imprese soggette all’Irap; ha ridotto le detrazioni Irpef sopra i 55mila euro annui; ha aumentato la tassazione dei Fondi pensione dall’11% al 20%, del Fondo Tfr dall’11% al 17% e delle casse previdenziali dei professionisti dal 20% al26% e ha riempito i provvedimenti economici di clausole di salvaguardia, che significano aumento dell’Iva e aumento delle accise su alcool, tabacchi, benzina e prodotti energetici. Con il risultato che tra il 2014 e il 2015 la pressione fiscale complessiva è aumentata di tre decimali, dal 43,4% al 43,7%. In altri termini: più tasse per tutti. E con l’aggravante che gli 80 euro non hanno avuto nessun impatto sulla crescita ma un grande dividendo politico: Renzi ha vinto le elezioni europee con il 40,8% dei voti. Costo dell’operazione: 10 miliardi.

Italicum: Raffica di ricorsi nelle Corti appello su premio e ballottaggio. Anche M5s li sostiene



Grana sulla riforma della legge elettorale: arriva una raffica di ricorsi contro l'Italicum. La nuova legge elettorale - a quanto si apprende - è stata impugnata con una serie di ricorsi analoghi, depositati in contemporanea in una quindicina di Corti d'appello, tra cui Roma, Milano, Napoli. Nel mirino, tra le altre cose, premio di maggioranza e ballottaggio. Ora spetta ai giudici valutare se accogliere le istanze.
L'Italicum è stato approvato dal Parlamento il 4 maggio scorso e la sua entrata in vigore è prevista per luglio 2016. A promuovere l'iniziativa dei ricorsi è stato il Coordinamento democrazia costituzionale, a cui aderiscono numerosi giuristi, insieme a diversi comitati locali. Tra le Corti d'appello presso cui i ricorsi sono stati depositati, oltre a Roma, Milano, Napoli, anche Venezia, Firenze, Genova, Catania, Torino, Bari, Trieste, Perugia. Tra le previsioni della legge che sono state impugnate, figurano il premio di maggioranza assegnato alla lista che supera il 40%; il ballottaggio senza soglia previsto invece tra i due partiti più votati se nessuno supera quota 40%; la contraddizione ravvisata nel fatto che chi raggiunga, per ipotesi il 39,9% dei voti deve comunque andare a ballottaggio; le norme sulle minoranze linguistiche che non consentono - secondo i ricorrenti - la rappresentanza di tutte le minoranze riconosciute, ma solo di alcune.
L'iniziativa sarà presentata nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio il 29 ottobre.
M5s sostiene ricorsi - "Il M5s sostiene il Coordinamento democrazia costituzionale e firmerà i ricorsi in tutti i le Corti d'appello". Lo annuncia il deputato M5s, Danilo Toninelli, ex vicepresidente della Commissione affari costituzionali della Camera spiegano che i ricorsi che verranno presentati tra ora i primi di novembre saranno in tutto ben oltre 20. "Tra i ricorrenti ci saranno tantissimi esponenti del M5s, tra i quali me a Milano e Luigi Di Maio a Napoli" spiega Toninelli aggiungendo che giovedì verrà formalizzata la partecipazione del M5s al Coordinamento.

Blitz della Gdf in Rai ​per gli appalti sulla tv

Il blitz dei militari del nucleo di polizia tributaria, ce ne parla Mario Valenza su Il Giornale: 

Trentasette audit interni su appalti, forniture e contratti Rai nascosti alla procura di Roma. 

I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, coordinati dal pm Paolo Ielo, li hanno acquisiti con un ordine di esibizione lo scorso 7 ottobre, dopo avere richiesto invano all'azienda gli atti ispettivi interni. E adesso promette sviluppi l'inchiesta sulle mazzette, in contanti, viaggi, regali e assunzioni, pagate dall'imprenditore David Biancifiori per ottenere le commesse. Un'indagine che aveva portato a tre arresti e all'iscrizione sul registro degli indagati di 44 persone, tra dirigenti Rai, La7, Infront e della presidenza del Consiglio, con le ipotesi di corruzione e appropriazione indebita. Agli atti ci sono soprattutto le rivelazioni di uno degli indagati, che sta fornendo agli inquirenti tutti i dettagli sullle commesse e sul "sistema" che assicurava l'aggiudicazione degli appalti. 

L'indagato che ha deciso di collaborare con la procura di Roma ha fornito ai pm il codice sorgente, ossia la chiave di decriptazione per leggere i file sequestrati a giugno dalla Finanza. Documenti che contengono l'elenco delle mazzette pagate da Biancifiore ai dirigenti delle aziende in cambio delle commesse alle società dell'imprenditore. Non solo, il testimone-indagato ha anche rivelato agli inquirenti l'esistenza di 37 atti ispettivi interni alla Rai, relativi ad appalti, forniture e contratti per fiction e spettacoli. Le verifiche condotte dalla squadra dei 23 ispettori guidati da Gianfranco Cariola, responsabile internal audit Rai, avrebbero individuato parecchie criticità e anomalie. Nei mesi scorsi la procura aveva sollecitato la trasmissione di quegli atti, ma l'azienda aveva risposto che non esistevano atti ispettivi. Così lo scorso 7 ottobre, la Guardia di Finanza, con un ordine di esibizione firmato da Ielo, ha acquisito i 37 audit in Rai. 

(Il Giornale

GUARDA IL VIDEO: M5s contro la Littizzetto: "Usa la rete pubblica per diffamare ed insulatre il M5S"



domenica 25 ottobre 2015

Clamorose dichiarazioni di Alessandra Moretti (PD) in diretta tv: "L'atteggiamento del M5S in commissione è di costruzione positiva"


Sembra incredibile, folle, utopia che un politico vada in tv a dire qualcosa di positivo sul M5S. Sembra ancora più utopistico se questo politico è Alessandra Moretti. La deputata PD ospite in un programma tv elogia il lavoro dei 5 stelle nelle varie commissioni. (VIDEO VISIBILE IN PC E PER ALCUNI CELLULARI, stiamo risolvendo il disguido. Scusate il disagio)

Alessandro Di Battista a L'Arena di Giletti "Distacco dalla realtà"

Il Governo Renzi "spreca" 300 milioni per le "missioni di pace"



Il consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per la proroga delle missioniinternazionali. 300 milioni di euro inpallottole a salve e fucili per il periodo ottobre – dicembre 2015. Paccagnella: ”dovremmo sentirci fieri e orgogliosi? Noi saremo anche retorici, ma loro privi di ogni logica! Il Consiglio Supremo della Difesa ha lanciato l’allarme su possibili attacchi terroristici in Italia dove abbiamo tagliato fondi e smembrato strutture, per non parlare dalla nostra criminalità che ha poco da invidiare ai vari Abu.
Il governo italiano alla voce bilancio di ”cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia” ha stanziato 179,6 milioni di euro, la UE, per la stessa voce e per l’Italia ha stanziato 1 miliardo e 647 milioni di euro, che uso se ne fa di questi soldi considerato ilcorposo taglio alla sicurezza?
Federcontribuenti, ”300 milioni di euro son stati stanziati per costruire in Italia 40 edifici scolastici, dov’è la proporzione? Abbiamo gente sui tetti ad una pioggia, carenza di organico negli ospedali, nelle scuole, nei tribunali! Inoltre, il governo dovrebbe relazionare gli italiani rispondendo ad alcune domande: quanto costa un fucile? Una pallottola? Una divisa?L’Italia che posizione ha assunto in Medioriente? State con i palestinesi? Con gli ebrei o con gli arabi puro sangue? Con qualcuno vi dovrete pur essere schierati! Noi vorremmo non schierarci, non scegliere chi uccidere, ma questa è altra storia, altro argomento, altra battaglia, altra retorica per chi non ha risposte
Missioni di pace, insegnamento della civiltà e della democrazia, o controllo in aree strategiche, dove miniere e giacimenti alimentano conflitti secolari.
20 missioni internazionali in totale, di cui: 7 in Europa e una spesa di 45.088.839 milioni di euro; 9 missioni in Asia e una spesa di 173 milioni di euro; 17.723 euro per la partecipazione di un magistrato collocato fuori ruolo alla missione dell’Unione europea in Palestina.
3 missioni in Africa per una spesa di 22 milioni;
Assicurazioni, trasporto, infrastrutture, AISE, cooperazione civile-militare, cessioni per 42.798 milioni di euro: contratti di assicurazione e di trasporto e per la realizzazione di infrastrutture, relativi alle missioni internazionali elencate nel decreto legge; cessione, a titologratuito, alla Repubblica d’Iraq di equipaggiamenti di protezione CBRN; cessione, a titologratuito, alla Repubblica d’Albania di materiali di ricambio per i veicoli VM 90P; cessione, a titolo gratuito, di materiali di ricambio per velivoli F-16, dichiarati fuori servizio, alla Repubblica Araba d’Egitto e 3 elicotteri A109 modello AII, dichiarati fuori servizio, all’Uganda. Infine, la cessione, a titolo gratuito, alla Repubblica islamica del Pakistan di 100 veicoli M113, già autorizzata lo scorso anno, può essere effettuata nel 2015 senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
Dispositivi di sicurezza e protezione per 25 milioni di euro.
Iniziative di cooperazione allo sviluppo spesa di euro 38.500.000 a integrazione degli stanziamenti per iniziative di cooperazione volte a migliorare le condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati e a sostenere la ricostruzione civile in favore di Afghanistan, Etiopia, Repubblica Centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Palestina, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e, in relazione all’assistenza dei rifugiati, dei Paesi ad essi limitrofi nonché per contribuire a iniziative europee e multilaterali in materia di migrazioni e sviluppo.
Sostegno e partecipazione dei processi di pace e di stabilizzazione per euro 14.430 milioni.
”Soldi per armare, addestrare, mantenere strutture in territorio straniero. Soldi per la pace, per la guerra, per l’intelligence, per atterrare morti, per alzare muri contro i profughi che costringiamo alla fuga. Soldi per l’ordine e il disordine, per togliere mine che abbiamo venduto. Finanziamo la morte e ci chiedono di andarne fieri!”

Di Maio attacca il Governo: "Con quale coraggio attaccate la magistratura?"


Continua la polemica tra il Governo e la Magistratura e il M5S attraverso Di Maio ha voluto dire la sua. Riportiamo il virgolettato del vice presidente della Camera:

"Questo Governo ha proprio una bella faccia di bronzo ad attaccare la magistratura. Hanno due senatori - Bilardi e Azzolini - che dovrebbero stare in galera e invece sono in Senato protetti dall'immunità parlamentare. 
Hanno un sottosegretario indagato per business sull'immigrazione e uno dimissionario rinviato a giudizio per rimborsopoli. Oltre 50 parlamentari tra indagati e inquisiti. E i loro amministratori locali che finiscono sotto processo ogni giorno. 
Tacessero almeno." Luigi Di Maio Official Profile Facebook

sabato 24 ottobre 2015

Tangenti Anas, anche Delrio PD e Alfano (NCD) sotto accusa


Tra i citati, anche il Ministro Delrio al centro della bufera della "Dama nera", ce ne parla Fiorenza Sarzanini su Il Corriere della Sera: 

Per ottenere tangenti e favori dagli imprenditori che aiutava a sbloccare le pratiche, la «Dama nera» dell'Anas sfruttava ogni canale, soprattutto politico. Per questo Antonella Accroglianò - arrestata due giorni fa insieme ad altre nove persone - caldeggiava l'interessamento di parlamentari e ministri ai quali sollecitava raccomandazioni proprio per poter passare all'incasso con i titolari delle aziende. L'indagine della Guardia di Finanza si concentra sui soldi che la donna e i suoi sodali avrebbero ottenuto, ma anche sul ruolo dell'ex presidente Pietro Ciucci. Perché bisogna capire come mai, in numerose intercettazioni, la donna facesse riferimento a quello che «il presidente deve fare». E soprattutto che effetto abbiano avuto le sue insistenze presso alcuni membri dello staff di vertice. Su questo si stanno concentrando le indagini affidate agli investigatori della Guardia di Finanza guidati dai colonnelli Cosimo Di Gesù e Gerardo Mastrodomenico, che potrebbero avere nuovi e clamorosi sviluppi grazie all'esame di tutte le pratiche che il suo ufficio gestiva. 

Matteoli e la Fondazione Formiche Tra i casi gestiti da Accroglianò c'è quello dell'imprenditore Giuseppe Ricciardello che deve ottenere lo sblocco di una penale. I due si incontrano il 5 maggio scorso e, annota la Finanza, «la dirigente Anas gli suggeriva di recarsi presso una Fondazione, da identificarsi, con ragionevole certezza, nella Formiche Onlus (vicina alla rivista fondata da Paolo Messa, oggi nel cda della Rai) dove avrebbe dovuto incontrare l'onorevole Marco Martinelli, il quale si sarebbe attivato attraverso il "direttore generale della Sicilia" e un "assessore", per la risoluzione di una vicenda, non meglio specificata, riguardante il Ricciardello». La donna spiega che «la questione avrebbe dovuto essere risolta prima che Ciucci lasciasse l'incarico di Presidente». Durante il colloquio «Accroglianò veniva contattata dalla dirigente Anas Elisabetta Parise, Responsabile Giovani della Fondazione, con la quale usa termini in codice per annunciare che Ricciardello sarebbe arrivato. Accroglianò asseriva che Martinelli, con cui l'imprenditore si era incontrato presso Formiche, avrebbe provveduto a contattare Ciucci per la risoluzione di tale vicenda e che anche il senatore Altero Matteoli, si sarebbe interessato alla questione: "Ho detto fai chiamare Ciucci, gli devi dire che i soldi devono uscire dalla cassa nostra noi li anticipiamo e poi glieli ridiamo Cavaliere, qua deve smuovere tutto il mondo, si deve smuovere"». Matteoli dice di «cadere dalle nuvole, mai chiesto a Ciucci di bloccare pratiche». 

Le richieste a Delrio e Alfano La «dama nera» conta molto sulla rete di relazioni. Per questo il 10 giugno scorso, durante un nuovo incontro «chiede a Ricciardello di attivarsi attraverso le sue conoscenze politiche, facendo un chiaro riferimento al Ministro dell'Interno Angelino Alfano, e di essere accreditata, unitamente a Elisabetta Parise, presso i nuovi membri del CdA dell'Anas Cristina Alicata e Francesca Moraci». L'obiettivo lo racconta lei stessa: «Essere nominata dopo la nomina del nuovo Presidente Gianni Vittorio Armani, responsabile dell'Ufficio Gare e Appalti». Secondo gli inquirenti «è ragionevole ritenere che l'interesse della Accroglianò nei confronti del Ricciardello non scaturisca da promesse o dazioni di denaro e altre utilità, piuttosto da legami di conoscenza tra costui e ambienti della politica». In questa ottica si inquadra l'incontro organizzato dall'ex sottosegretario Luigi Giuseppe Meduri tra gli imprenditori catanesi Concetto Bosco e Francesco Domenico Costanzo con «un non meglio individuato ministro». In realtà secondo il contesto investigativo si tratta del titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio al quale sarebbe stato sottoposto un progetto; Delrio ha già detto di aver incontrato Meduri «soltanto in Transatlantico». Le richieste a Delrio e Alfano La «dama nera» conta molto sulla rete di relazioni. Per questo il 10 giugno scorso, durante un nuovo incontro «chiede a Ricciardello di attivarsi attraverso le sue conoscenze politiche, facendo un chiaro riferimento al Ministro dell'Interno Angelino Alfano, e di essere accreditata, unitamente a Elisabetta Parise, presso i nuovi membri del CdA dell'Anas Cristina Alicata e Francesca Moraci». L'obiettivo lo racconta lei stessa: «Essere nominata dopo la nomina del nuovo Presidente Gianni Vittorio Armani, responsabile dell'Ufficio Gare e Appalti». Secondo gli inquirenti «è ragionevole ritenere che l'interesse della Accroglianò nei confronti del Ricciardello non scaturisca da promesse o dazioni di denaro e altre utilità, piuttosto da legami di conoscenza tra costui e ambienti della politica». In questa ottica si inquadra l'incontro organizzato dall'ex sottosegretario Luigi Giuseppe Meduri tra gli imprenditori catanesi Concetto Bosco e Francesco Domenico Costanzo con «un non meglio individuato ministro». In realtà secondo il contesto investigativo si tratta del titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio al quale sarebbe stato sottoposto un progetto; Delrio ha già detto di aver incontrato Meduri «soltanto in Transatlantico». 

(Il Corriere della Sera)

Ecco la legge anti-corruzione del M5S


CONDIVIDETE LE NOSTRE SOLUZIONI CONTRO LA CORRUZIONE!Con questo quarto video continuiamo la campagna di informazione...
Posted by Alessandro Di Battista on Sabato 24 ottobre 2015

Scelta Civica: "No alle armi, Salvini violento: arrestatelo"



Liprandi contro Salvini, ce ne parla Ivan Francese su Il Giornale: 

Librandi se la prende con la Lega: "Sicignano doveva chiamare i carabinieri, non sparare. Ora voglio il carcere per chi istiga alla violenza come Salvini e Marcato" 

Non tutti pensano che Francesco Sicignano - il pensionato di Vaprio d'Adda che ha sparato a un albanese introdottosi surrettiziamente in casa sua - abbia fatto bene a premere il grilletto. 

Il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi, ad esempio, ha attaccato Sicignano e con lui i politici che lo hanno difeso. Intervistato ieri sera a La Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24, l'onorevole del partito di Monti ha biasimato la "cultura delle armi": "Sicignano avrebbe dovuto investire in un impianto di sciurezza più che non in una pistola. Peccato che debba saperla usare, una pistola, e saperla contenere. Secondo i dati della questura di Milano 2014 le rapine diminuiscono soprattutto dove ci sono strutture per evitare queste cose." 

Non è tutto: il deputato insiste ricordando che "a Vaprio d'Adda i carabinieri rispondono immediatamente, il pensionato doveva telefonare ai carabinieri, erano a 500 mt da casa sua." 

Incalzatto dai conduttori, Sicignano ha poi concluso attaccando anche i leghisti Salvini e Marcato: "Dovrebbero essere arrestati per istigazione a delinquere". 

(Il Giornale)