Caro Marco ,dalle mie parti le attività della Banca della "famiglia" della Ministra Boschi si chiamano papale,papale,operazioni masso-mafiosi invece ad Arezzo operazioni finanziarie "impreviste".La solita balla ,mettetevi in zucca che la mafia si trova anche in Toscana ed ha il volto dei banchieri in giacca e cravatta:mafia masso-finanziaria.
Caro Marco ,dalle mie parti le attività della Banca della "famiglia" della Ministra Boschi si chiamano papale,papale,operazioni masso-mafiosi invece ad Arezzo operazioni finanziarie "impreviste".La solita balla ,mettetevi in zucca che la mafia si trova anche in Toscana ed ha il volto dei banchieri in giacca e cravatta:mafia masso-finanziaria.
p.c. Banca popolare Etruria LIVORNO Spett. Banca d’Italia Brevemente prendo atto di quanto da voi scritto nelle risposta protocollata il 7 agosto 2014. Al primo paragrafo si prende atto che banca Etruria ha respinto i rilievi effettuati dallo scrivente sulla applicazione dei tassi usurari, da parte del suddetto istituto. Nei paragrafi successivi vengo illuminato sullo svolgimento delle vostre attività di sorveglianza. Quindi mi viene allegato un pro memoria sulle applicazioni della Legge 108/96. Ringrazio del vostro impegno, ma queste cose le conosco bene, per avere fatto oltre 25 cause, come consulente nel Tribunale di Livorno e Firenze. Il problema è un altro ed in particolare il mio è molto semplice e circoscritto. La Banca d’Italia, dietro segnalazione della Banca dell’Etruria, ha scritto il mio nome e quello di mia moglie alla vostra “centrale rischi”. Nella presente vi allego un prospetto, certo non opera dello scrivente, dove vengono rilevati i tassi applicati dallo stesso istituto. E’ sufficiente osservare che dal gennaio ‘98 all’1 gennaio 2000 i tassi di soglia non sono stati rispettati essendo inferiori all’8,25 applicato dall’istituto. Si rileva anche che ciò è accaduto in altre due circostanze. Fino ad arrivare al febbraio 2004, dove la banca pretendeva il 9,96. Da quel momento l’interruzione del rapporto, con iniziative allucinanti da parte di Banca Etruria, alle quali darò la pubblicità dovuta. Per quanto riguarda Banca d’Italia, preso atto di quanto documentato, insisto per essere cancellato dalla Centrale Rischi.
Livorno, li, 27 agosto 2014 Allego prospetto di Banca Etruria
Caro Marco ,dalle mie parti le attività della Banca della "famiglia" della Ministra Boschi si chiamano papale,papale,operazioni masso-mafiosi invece ad Arezzo operazioni finanziarie "impreviste".La solita balla ,mettetevi in zucca che la mafia si trova anche in Toscana ed ha il volto dei banchieri in giacca e cravatta:mafia masso-finanziaria.
RispondiEliminaCaro Marco ,dalle mie parti le attività della Banca della "famiglia" della Ministra Boschi si chiamano papale,papale,operazioni masso-mafiosi invece ad Arezzo operazioni finanziarie "impreviste".La solita balla ,mettetevi in zucca che la mafia si trova anche in Toscana ed ha il volto dei banchieri in giacca e cravatta:mafia masso-finanziaria.
RispondiEliminap.c. Banca popolare Etruria
RispondiEliminaLIVORNO
Spett. Banca d’Italia
Brevemente prendo atto di quanto da voi scritto nelle risposta protocollata il 7 agosto 2014. Al primo paragrafo si prende atto che banca Etruria ha respinto i rilievi effettuati dallo scrivente sulla applicazione dei tassi usurari, da parte del suddetto istituto. Nei paragrafi successivi vengo illuminato sullo svolgimento delle vostre attività di sorveglianza. Quindi mi viene allegato un pro memoria sulle applicazioni della Legge 108/96. Ringrazio del vostro impegno, ma queste cose le conosco bene, per avere fatto oltre 25 cause, come consulente nel Tribunale di Livorno e Firenze. Il problema è un altro ed in particolare il mio è molto semplice e circoscritto. La Banca d’Italia, dietro segnalazione della Banca dell’Etruria, ha scritto il mio nome e quello di mia moglie alla vostra “centrale rischi”. Nella presente vi allego un prospetto, certo non opera dello scrivente, dove vengono rilevati i tassi applicati dallo stesso istituto. E’ sufficiente osservare che dal gennaio ‘98 all’1 gennaio 2000 i tassi di soglia non sono stati rispettati essendo inferiori all’8,25 applicato dall’istituto. Si rileva anche che ciò è accaduto in altre due circostanze. Fino ad arrivare al febbraio 2004, dove la banca pretendeva il 9,96. Da quel momento l’interruzione del rapporto, con iniziative allucinanti da parte di Banca Etruria, alle quali darò la pubblicità dovuta. Per quanto riguarda Banca d’Italia, preso atto di quanto documentato, insisto per essere cancellato dalla Centrale Rischi.
Livorno, li, 27 agosto 2014
Allego prospetto di Banca Etruria