Arriva l’esposto alla Ue: la benzina è troppo cara
Le quotazioni del petrolio crollano toccando il minimo dal 2009. Perché l’Italia resta ai vertici della classifica Ue?
Le quotazioni del petrolio crollano toccando il minimo dal 2009. Perché l’Italia resta ai vertici della classifica Ue?
Mentre le quotazioni del petrolio crollano toccando il minimo dal 2009, l’Italia è ai vertici della classifica Ue per i prezzi di benzina e gasolio.
“Si faccia luce sulla dinamica dei listini dei carburanti nel nostro Paese”, tuona il Codacons annunciando un esposto alla commissione Europea e all’Antitrust.
Con una media di 1,340 euro per un litro di gasolio, l’Italia si piazza al secondo posto della classifica Uedove il diesel costa di più. Peggio di noi fa soltanto il Regno Unito dove il diesel costa 1,543 euro al litro. Sul fronte della benzina, invece, con 1,475 euro al litro, il Belpaese occupa la quarta posizione, dietro ai Paesi Bassi (1,545 euro al litro), al Regno Unito (1,502 euro al litro) e alla Danimarca (1,499 euro al litro). Tutti Paesi dove, tuttavia, il reddito medio è ben più elevato del nostro. “Un litro di benzina costa in Italia quasi il 20% in più rispetto al media europea – denuncia il presidente Carlo Rienzi – mentre per il gasolio la differenza col resto d’Europa raggiunge il +18%. Una differenza inaccettabile, causata in parte da unatassazione eccessiva, in parte da un allineamento troppo lento dei listini alle quotazioni del petrolio”.
Proprio il mancato ribasso dei prezzi alla pompa, spiega il numero uno del Codacons, porta oggi gliautomobilisti in viaggio per il ponte dell’Immacolata ad affrontare una stangata pari a 30 milioni di euro solo per i rifornimenti di carburante. “Per tale motivo – conclude Rienzi – presenteremo un esposto alla Commissione Ue e all’Antitrust, affinché aprano una apposita indagine sui prezzi di benzina e gasolio in Italia”.
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