Dopo il caso Quarto, Chi ne esce più forte? M5s o PD?

domenica 2 ottobre 2016

Virginia Raggi è pronta a dare il reddito di cittadinanza ai romani disoccppati


Parte il progetto per il reddito comunale di cittadinanza. Il piano del governo Raggi è su base biennale e ovviamente è legato allo stato delle casse del Campidoglio. Già oggi l’incontro con il ex-commissario Francesco Paolo Tronca darà un quadro della situazione economica generale. Ma l’idea è quella di portare a regime il reddito di cittadinanza in due anni di amministrazione virtuosa. Già in Campidoglio gli assessorati competenti stanno facendo i primi calcoli, sono stati elaborati addirittura due piani di intervento per un doppio bacino di fruitori. Il primo è quello più stretto, forse con più garanzie di attuazione a medio termine: riguarda i 50mila romani che, per motivi di particolare indigenza o difficoltà economica, a fine 2018 avranno diritto all’assegno in base alle graduatorie, e prevede 300 euro al mese per dodici mesi, cioè 3600 euro all’anno per un totale di 180 milioni di intervento.
Il secondo ha invece un respiro più ampio, collegato ai margini del piano di rientro graduale dal debito del Comune: stesso quantitativo di euro mese/anno, 300, ma base quintuplicata, cioè le 250 mila famiglie romane con i requisiti per ottenere l’assegno dal Campidoglio, per un totale di 900 milioni di euro di intervento. Ovviamente si tratterebbe di una svolta, annunciata sì nel format di programma elettorale del Movimento 5 Stelle e già portata avanti in città cinquestelle come Livorno e Pomezia. Ma a cifre dieci volte inferiori rispetto a Roma, sia nel particolare che nel quadro generale: 300 euro al mese nella Capitale, 30 al mese nelle altre due città che hanno già messo in pratica il reddito di cittadinanza.
«È una cosa prevista nel programma del Movimento 5 stelle, è chiaro deve essere poi valutata alla luce della situazione finanziati del comune, tenendo conto dei risparmi di spesa che si faranno via via, dell’aumento di alcune entrate che dovranno essere fatto - ha detto ieri il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito -. Compatibilmente con questo si può ipotizzare. Alcuni comuni lo hanno adottato, come Pomezia e Livorno. Presumo che non sia una cosa che possa essere fatta in tempi molto rapidi, man mano che si rimettono a posto i conti del comune si può pensare al reddito comunale di cittadinanza». Su modello già adottato in varie parti d’Europa, in accompagno all’assegno il Campidoglio potrebbe pure creare due supporti da fornire a chi ha bisogno: una social card comunale, per situazioni di indigenza difficilmente recuperabile, e una social card disoccupati destinata a chi vive una difficoltà temporanea collegata alla mancanza di lavoro.

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martedì 19 aprile 2016

Travaglio fa una domanda a Renzi sulla corruzione, l'ebetino entra in crisi!

mercoledì 6 aprile 2016

Checco Zalone prende per il culo Renzi: "E' un burlone, piuttosto che tenersi il Senato si taglia un coglione"


BARI — «La prima Repubblica non si scorda mai, la prima Repubblica tu cosa ne sai». Spopola sul web il brano ed il relativo video di Checco Zalone. L’artista pugliese non risparmia nemmeno il premier Renzi («Ma il Presidente è toscano ell’è un gran burlone ha detto ‘eh, scherzavo’ piuttosto che il Senato mi taglio un c...»).  In sei giorni di pubblicazione su Youtube il video ufficiale della sua canzone ha già collezionato quasi 90 mila visioni e commenti entusiastici per il suo modo dissacrante di trattare la politica 

mercoledì 13 gennaio 2016

Tangenti alla Presidenza del Consiglio. Il servizio de "Le Iene" censurato dai media



"TANGENTI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. In cambio di denaro hanno favorito una ditta in tutto e per tutto" - Confessione shock mandata in onda dalle Iene!Diffondete questa vergogna, TUTTI DEVONO SAPERE!
Posted by TzeTze on Sabato 28 marzo 2015

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