Dopo la firma di Sergio Mattarella la Legge di Stabilità è approdata in Senato, nonostante, invece che abbassare le tasse, pare che non faccia altro che aumentare la pressione fiscale, che passerà dal 43,7% nel 2015 al al 44,3% nel 2017. Scrive Sergio Rame su Il Giornale:
"Da quando Renzi è a Palazzo Chigi al 2017 la pressione fiscale aumenta di quasi un punto di pil. Al Quirinale, però, c'è sempre qualcuno ben disposto a sottoscrivere la legge di Stabilità licenziata dal Consiglio dei ministri. Quest'anno è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a firmare la manovra che ora si trova a Palazzo Madama per iniziare l'iter parlamentare.
Dopo giorni di annunci e smentite, la legge di Stabilità è finalmente arrivata in Senato. Ben oltre la scandenza del 15 ottobre fissata dalla legge. Il parlamento ricevere la legge più importante di un governo e del Paese per ultimo, ben dopo che sia stata approvata dal Consiglio dei ministri e ben dopo la discussione in Europa. Non solo. Appena è approdata a Palazzo Madama i parlamentari si sono accorti che quanto detto finora era tutta fuffa. Martedì la commissione Bilancio al Senato dovrà appunto iniziare l'esame di un testo che finora nessuno ha potuto leggere. Paolo Romani rivela che il testo che circolava in precedenza era privo "delle parti essenziali di una legge di Stabilità: le cifre". "La confusione che regna fra palazzo Chigi ed il Ministero dell'Economia è davvero grande - denuncia il capogruppo dei senatori di Forza Italia - forse qualcuno ha trovato difficoltà a tradurre in tabelle ed articolati gli annunci e le slide del Presidente del Consiglio."
"Da quando Renzi è a Palazzo Chigi al 2017 la pressione fiscale aumenta di quasi un punto di pil. Al Quirinale, però, c'è sempre qualcuno ben disposto a sottoscrivere la legge di Stabilità licenziata dal Consiglio dei ministri. Quest'anno è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a firmare la manovra che ora si trova a Palazzo Madama per iniziare l'iter parlamentare.
Dopo giorni di annunci e smentite, la legge di Stabilità è finalmente arrivata in Senato. Ben oltre la scandenza del 15 ottobre fissata dalla legge. Il parlamento ricevere la legge più importante di un governo e del Paese per ultimo, ben dopo che sia stata approvata dal Consiglio dei ministri e ben dopo la discussione in Europa. Non solo. Appena è approdata a Palazzo Madama i parlamentari si sono accorti che quanto detto finora era tutta fuffa. Martedì la commissione Bilancio al Senato dovrà appunto iniziare l'esame di un testo che finora nessuno ha potuto leggere. Paolo Romani rivela che il testo che circolava in precedenza era privo "delle parti essenziali di una legge di Stabilità: le cifre". "La confusione che regna fra palazzo Chigi ed il Ministero dell'Economia è davvero grande - denuncia il capogruppo dei senatori di Forza Italia - forse qualcuno ha trovato difficoltà a tradurre in tabelle ed articolati gli annunci e le slide del Presidente del Consiglio."
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RispondiEliminarenzi è destinato al macero come la raccolta differenziata oggi umido,carta straccia,come chi lo appoggia.
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