"IERI IN AULA AL "RICATTATORE DEGLI INSEGNANTI" DICEVO QUESTO:
"Lei andrà per l'ennesima volta a Bruxelles dove verrà messo in scena l'ennesimo teatrino. Tornerà trionfante come Traiano dalla Dacia, gli si consumerà l'indice per i tweet esaltanti che ci regalerà, ma tutto resterà come prima.
Lei dovrebbe dire a Bruxelles che o ci danno una mano a gestire un'emergenza che nei prossimi mesi sarà ancor più drammatica oppure l'Italia non darà più un euro a questa Europa solidale solo verso le banche "il cui salvataggio ad ogni costo è stato fatto pagare ai popoli" come ci ricorda Papa Francesco.
Lei dovrebbe ricattarla questa Europa delle lobbies, d'altronde ha già imparato a farlo con gli insegnati precari o con i parlamentari dell'opposizione "o votate la Buona Scuola o niente assunzioni" sono parole sue Presidente. E perché non va a fare la stessa cosa in Europa? "O rivediamo immediatamente il regolamento di Dublino o l'Italia non vi da più una lira". Perché non lo fa? Non lo fa perché non può andare contro i suoi datori di lavoro, che non sono i cittadini italiani, sono banchieri europei, lobbisti del petrolio, finanzieri senza scrupoli, innominabili che l'hanno messa lì con l'unico obiettivo di spolpare l'Italia e di distruggere il M5S. Il primo obiettivo - ahimè - lo sta raggiungendo, sul secondo i suoi amici tecnocrati non saranno molto soddisfatti perché ogni giorno che passa il M5S si dimostra sempre più alternativa di governo".
ADESSO SONO A BRUXELLES INSIEME AI PARLAMENTARI EUROPEI PER MUOVERE I PRIMI PASSI VERSO LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO DI DUBLINO!"
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