Dopo il caso Quarto, Chi ne esce più forte? M5s o PD?

domenica 28 giugno 2015

M5S, mail bombing a Casaleggio per candidare Di Battista sindaco di Roma.

Il prossimo sindaco di Roma? Il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista. È quello che chiedono sui social network decine di simpatizzanti dei Cinque Stelle, che hanno aperto pagine su facebook, chiedendo la candidatura del deputato pentastellato. “Facciamo sentire la nostra volontà: Alessandro Di Battista è il nostro candidato sindaco di Roma”, scrivono sui social network.
Ieri sera Di Battista era ad Ostia a guidare la fiaccolata dell’onestà, cioè il corteo dei Cinque Stelle per protestare contro Mafia Capitale e chiedere le dimissioni di Ignazio Marino da sindaco di Roma, liberando così la poltrona più alta del Campidoglio. “Da Ostia parte un’ondata che arriverà a prendere il Campidoglio“, diceva Di Battista dal palco.
Io devo e voglio finire il mio mandato in Parlamento”, rispondeva ieri sera il diretto interessato a chi gli chiedeva notizie su una possibile candidatura. La corsa di Di Battista al Campidoglio è peraltro vietata dalle regole interne al Movimento: un eletto non può candidarsi ad un’altra carica senza avere finito il mandato. Ciò nonostante parecchi simpatizzanti hanno aperto il pc per inoltrare decine di mail alla casella di posta della Casaleggio Associati, tutte con lo stesso oggetto: dare una deroga a Di Battista per la candidatura in Campidoglio, o magari aprire un referendum online e chiedere agli iscritti di pronunciarsi in merito.
Un vero e proprio mail bombing, che però sembra non sortire alcun effetti. “Ogni volta che deroghi a una regola praticamente la cancelli”, è il leit motiv di Giarnoberto Casaleggio.  Sulla stessa lunghezza d’onda. c’è anche Beppe Grillo che è stato chiarissimo su questo punto.  “Se vieni eletto in Parlamento, finisci il mandato. Può sembrare ed essere controproducente, ma è anche la nostra coerenza che fa la differenza. Non siamo un partito”, ha spiegato ieri Grillo da Ostia, arrivato anche lui per partecipare alla fiaccolata dell’onestà . Per il Campidoglio, insomma, i Cinque Stelle dovranno pensare ad un altro nome.

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