Dopo il caso Quarto, Chi ne esce più forte? M5s o PD?

giovedì 20 agosto 2015

Bilancio della Camera dei deputati: 40mila euro solo per la tintoria. Ma quale austerity!



Le spese "pazze" della Camera, ce ne parla Alberto Crepaldi su Il Fatto Quotidiano: 

Il bilancio 2015 della Camera dei deputati è stato approvato lo scorso 5 agosto. Non è una notizia di poco conto, perché in ballo c'è quasi un miliardo di euro. 943 milioni per l'esattezza. Liquidati in un misto di stanchezza della relativa discussione parlamentare e di pressoché generalizzata indifferenza mediatica.

A leggere i lanci di alcune agenzie 'amiche', ci si potrebbe fare l'idea che questo sia stato una sorta di bilancio 'lacrime e sangue'. C'è chi ha parlato addirittura di austerity. È pur vero che la dotazione finanziaria, fissata nella misura di 943,16 milioni, resterà tale fino al 2017, attestandosi in tal modo allo stesso livello del 2013. Così come non si può certo disconoscere che qualche taglio ci sia stato, in particolare sui canoni di locazione: 39,1 milioni di euro per il solo anno in corso, grazie alla norma sugli affitti d'oro promossa dal M5S, che ha consentito di recedere dagli onerosi contratti dei cosiddetti Palazzi Marini di proprietà dell'imprenditore Sergio Scarpellini.

Ma spulciando con attenzione i conti della Camera, il quadro che emerge è quello di una realtà ancora densa di 'sacche di grasso'. E dove innanzittutto appaiono singolari alcune voci di spesa. Come i 900mila di euro di 'rimborso spese sostenute dai deputati cessati dagli incarichi'; o i 400mila euro per spese di vestiario, che, aggiunti ai residui dell'esercizio precedente, fanno lievitare i costi di abbigliamento per il personale in servizio a quota 823 mila euro. Deve esserci poi 'grande movimento' alla Camera, se per 'traslochi e facchinaggio' il costo preventivato per il 2015 è pari a 1,7 milioni di euro. E che dire di 40mila euro di spese di lavanderia? È come se ogni anno la Camera dei Deputati mandasse in tintoria a lavare e stirare almeno 8mila camicie! Che la nettezza stia a cuore al primo ramo del Parlamento appare chiaro anche imbattendosi nella iperbolica cifra posta sul capitolo 'pulizia': 6,5 milioni di euro.

La carrellata delle spese 'allegre' prosegue e tocca quelle per i viaggi dei parlamentari. A cui evidentemente piace muoversi in lungo ed in largo per la Penisola a bordo di velivoli, decisamente non low cost: le spese per i trasporti aerei di competenza per il 2015 ammontano infatti a 7,6 milioni di euro, contro i 2,4 di costi per i trasporti ferroviari. Sembrerebbe poi che a presidio della sicurezza dei nostri rappresentanti del popolo ci sia un mezzo esercito. Oltre alle decine di uomini delle Forze dell'Ordine che quotidianamente garantiscono sicurezza e sorveglianza H24 di Montecitorio, pare infatti ci sia personale aggiuntivo: gli 'emolumenti per servizi di sicurezza' erogati a 'personale non dipendente' sono infatti pari a ben 2,5 milioni di euro.
 

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1 commento:

  1. Grazie per queste informazioni occultate dalla casta, meno male che siete arrivati c'é ancora tempo per salvarci dalla catastrofe. Grazie

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