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lunedì 13 luglio 2015

Yanis Varoufakis: ecco perché ho lasciato il governo Tsipras


Prima se n'è andato al mare per un paio di giorni, proprio mentre il Parlamento greco discuteva il Piano che Alexis Tsipras avrebbe presentato all'Eurogruppo. Poi è tornato ad Atene con la sua fiammante Mini Cooper rossa (made in Germany) e ha concesso una intervista a "New Statesman" in cui ha spiattellato la sua verità sulla sua uscita dal governo subito dopo l'esito del referendum di due domeniche fa, quello in cui il "no" all'Europa si impose nettamente, aprendo concretamente scenari di Grexit.

Lui, Varoufakis, aveva in mente a quel punto un piano basato su tre misure choc per fare pressione sui partner europei. Una sorta di minaccia simulata di Grexit perchè "solo rendendo la Grexit credibileavremmo potuto negoziare un accordo migliore". Le tre misure del piano erano le seguenti: "Emettere i cosiddetti Iou (ovvero promesse di pagamento, equivalenti a buoni di credito), tagliare il rimborso dei bond detenuti dalla Bce e riprendere il controllo della Banca di Grecia sottraendolo a quello della Bce".
Ma poi nelle ore immediatamente successive all'esito del referendum, Tsipras non ha avuto il coraggio di seguire la linea della negoziazione spinta e  il gabinetto ristretto di Syriza ha bocciato il piano 4 a 2. A quel punto a Varoufakis non è restato altro che dimettersi. "Quella notte - attacca l'ex ministro - si è deciso che il 'no' del popolo greco non sarebbe stato la spinta propulsiva al mio piano, ma che anzi il governo era pronto a nuove concessioni nei confronti dell'Europa".

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