Era l'ultima speranza, come sempre più spesso accade. L'ultima speranza per insegnanti, studenti, genitori, per la scuola pubblica: che il Presidente della Repubblica non firmasse una legge contro la quale tutti noi abbiamo combattuto senza risparmiarci.
La speranza è caduta, Mattarella ha firmato il DDL Scuola, e il nostro Paese si ritrova con una legge che smantella la scuola pubblica italiana.
La speranza è caduta, Mattarella ha firmato il DDL Scuola, e il nostro Paese si ritrova con una legge che smantella la scuola pubblica italiana.
Prendendo il peggio del mondo aziendalistico, che nulla dovrebbe avere a che fare con la cultura, questa pseudo-riforma crea disuguaglianze e discriminazioni, con docenti di serie A e di serie B, traccia un solco tra scuole privilegiate e altre destinate a rimanere in fondo alla classifica, cancella la meritocrazia e toglie soldi alla scuola di tutti per darli a quella di pochi, la privata paritaria.
Una riforma, in sintesi, che avrebbe dovuto far inorridire il custode della Costituzione, proprio perché offende nel profondo la Nostra Carta, dopo aver offeso l'intero mondo della scuola e tutto il Parlamento.
Invece l'approvazione da parte del Quirinale è arrivata senza por tempo in mezzo, quando la ferita per l'ok della maggioranza al Ddl Scuola era ancora fresca.
Siamo profondamente delusi, ma questa firma non ci ferma. Loro, dall'alto, stanno cercando di distruggere l'istruzione pubblica. Noi, dal basso, la ricostruiremo insieme al mondo della scuola.
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