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giovedì 16 luglio 2015

Intanto Napolitano continua a fare i suoi porci comodi con i nostri soldi

Giorgio Napolitano, la festa di compleanno a spese nostre


Qui Capalbio, teatro della super-festa per i 90 anni di Giorgio Napolitano. Tra i presenti, va da sé, anche il figlio Giulio, che proprio nei giorni delle intercettazioni che scuotono il governo si è presentato al party con la "stangona" misteriosa con cui è stato recentemente paparazzato al mare. Napo-junior, per inciso, ha incontrato anche la sua ex, Marianna Madia, altrettanto presente. Un "report" sul party di Re Giorgio è stato pubblicato da Dagospia, che dà conto di un "vispo, vispissimo" ex capo dello Stato, che "non perde occasione per far vedere al mondo quanto è ancora importante". Per la sua festa, scrive Dago, Giorgio avrebbe personalmente scelto la location, ossia l'appartamento di rappresentanza in dotazione al presidente del Senato, Pietro Grasso, che si trova nello stesso palazzo in cui l'ex presidente della Repubblica occupa col suo staff i duecento metri quadri del quarto piano. Napolitano, inoltre, ha scelto anche menù e bottiglie. 

Gli invitati - Tutto bene? Non proprio, perché la festicciola è a spese del Senato, sostiene Dago. In totale duecento invitati. In ordine sparso: Renzi, Boschi, Mario Monti ed Eugenio Scalfari, Macaluso, Zanda, Finocchiaro, Casini, D'Alema, Amato e Sabino Cassese. Come detto, c'erano anche il figlio Giulio e la Madia: "I due - si legge nell'articolo - sono rimasti a chiacchierare a lungo in un angolo. Ma senza la stangona", ossia la compagna del figlio di Napolitano. Chi invece ha dato il proverbiale due di picche a Napo è stato Silvio Berlusconi, invitato ma senza troppo "trasporto". Anche Laura Bottici, questora del M5s, non si è presentata alla festa per i 90 anni di Re Giorgio. 

E noi paghiamo - Dunque, ricapitola sempre Dago: "Brindisi, controbrindisi, catering... piatti salati, sfizi assortiti, dolcini e dolcetti...i camerieri a servizio nell'appartamento dei Grasso (a proposito: quanto costa al Senato tutto 'sto personale, compresi i due cuochi?) messi a disposizione dell'evento...c'è bisogno di dire che la serata, per la felicità di noi contribuenti, è stata davvero un successo?". Infine, nota sempre Dago, tra Clio e Giorgio mancava il primogenito Giovanni: mistero sulle ragioni dell'assenza. Presentissimo, invece, Donato Marra, ex segretario generale del Colle, che da quando Re Giorgio si è dimesso ha mollato l'incarico e, soprattutto, lo splendido alloggio di via della Dataria. 

(Libero)

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