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lunedì 6 luglio 2015

Grecia, la vittoria del No al referendum è la sconfitta di Matteo Renzi


A guardare il panorama politico italiano, con il trionfo del No al referendum greco sembra che abbiano vinto tutti. Passi per i compagni di Sel in trasferta lampo ad Atene, o per i grillini in piazza Syntagma a esultare con i greci, ora anche il presidente del Consiglio Matteo Renziprova in qualche modo a ritagliare la sua vittoria: "Io lo avevo detto". Davanti al risultato ormai conclamato, racconta un retroscena su La Stampa che già Renzi avesse già dimenticato il suo coraggiosissimo abbraccio ad Angela Merkel di una settimana fa: "Non sono per niente stupito, avevo scommesso con Lotti ch il no avrebbe vinto 70 a 30" e la motivazione fa anche amaramente ridere: "La posizione del Sì era debole". Solo non conoscendo la grande considerazione che il premier ha di sè si potrebbe pensare a un'autocritica responsabile e autorevole. Renzi ha preso una posizione radicalmente opposta a Tsipras, tanto da incassare le critiche durissime di uno dei consiglieri del dimissionario ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che lo aveva definito: "Un folle nel prendere posizione con la Merkel, come se l'Italia - diceva l'economista - fosse già fuori dalla crisi come la Germania". Renzi prova a fingere di non ricordare come aveva quasi snobbato il voto greco di domenica scorsa, anzi aveva parlato di "errore" e della necessità di "buonsenso". Per lui il pericolo del terrorismo islamico doveva avere priorità anche nei confronti dell'imminente uscita dall'euro della Grecia, non proprio così lontano e diverso dall'Italia. Non ci ha visto proprio lungo.
Isolato - Per avere la cifra di quanto pesi il governo italiano negli equilibri europei, basta vedere l'agenda dei capi di stato Ue di oggi. Poco dopo l'apertura di Piazza Affari, Renzi incontrerà il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Nella stessa giornata, la cancelliera tedesca Merkel volerà a Parigi per parlare con il presidente franceseFrancois Hollande. E Renzi? Si aggiornerà dalle agenzie di stampa su quel che avranno deciso i due e forse li incontrerà, con tutti gli altri paesi dell'eurozona, martedì 7 luglio.

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